domenica 14 novembre 2010

Florens, il tour del David e oltre 150 eventi in città

E' partito il 9 novembre dagli Studi d’Arte Cave Michelangelo a Carrara. Destinazione Firenze, laddove è stato scolpito per davvero da Michelangelo nei primi anni del Cinquecento. La copia del David, da calco originale, è pronta per la tournée di quattro giorni che la vedrà passare dallo sprone della cattedrale di Santa Maria del Fiore, al sagrato del Duomo, dal Museo dell’Opera alla Loggia dei Lanzi in Piazza Signoria.

Tutto ciò sotto le insegne del 'Florens 2010', che in occasione della Settimana internazionale dei beni culturali e ambientali ha organizzato la rievocazione del dibattito scatenato a Firenze nel 1504 per decidere la collocazione della straordinaria statua dell’eroe biblico. Per accogliere questo prestigiosissimo ospite con i dovuti onori, ieri pomeriggio in piazza Duomo è stato costruito il 'castelletto' su cui verrà posizionata la scultura. L’intera organizzazione dello spettacolo itinerante 'David, la forza della bellezza' è affidata all’associazione Culter, già nota per importanti rievocazioni storiche (sua la lettura scenica dei 12 articoli della Costituzione alla presenza del Presidente Napolitano nel marzo 2008, così come Dante 100 Canti per Firenze).
Oltre 30 convegni, 10 mostre, 150 eventi ed il Forum Internazionale dei Ben culturali ed ambientali. E poi un lungo elenco di ospiti stranieri di grande fama: dall'economista francese Jean-Paul Fitoussi al critico e storico dell'arte statunitense Philippe de Montebello, dall'architetto olandese Rem Koolhaas all'architetto britannico Richard
Rogers
, fino a Zahi Hawass, il 'faraone' delle antichità egiziane. E in rappresentanza dell'Italia, tra gli altri, l'artista Mimmo Paladino, il critico d'arte Achille Bonito Oliva e il filosofo Sergio Givone.


Sono questi alcuni dei dati e dei nomi di  Florens 2010 - Settimana Internazionale dei Beni culturali e ambientali, che si svolgerà a Firenze dal 12 al 20 novembre. Ideata da Giovanni Gentile, presidente di Confindustria Firenze, la
direzione artistica della prima edizione della manifestazione è a cura di Davide Rampello.
''Florens 2010' spiegano gli organizzatori, non ospiterà solo personalità ed esperienze di rilevanza mondiale, ma presenterà anche le eccellenze culturali, artistiche ed economiche del territorio nazionale. L'intera città di Firenze sarà coinvolta: dai luoghi del sacro (Cattedrale, Battistero) a quelli delle istituzioni civiche (Palazzo Vecchio, Palazzo Medici Riccardi, Palazzo Sacrati Strozzi), dai palazzi privati alle piazze, dai musei alle università, dagli 'spedali' alle biblioteche, dai teatri alle librerie, fino ai comuni limitrofi di Scandicci, Fiesole,  Campi Bisenzio e Bagno a Ripoli.

''L'iniziativa mira a promuovere il patrimonio culturale e ambientale quale volano di sviluppo economico e sociale - ha detto Giovanni Gentile - proponendo un modello innovativo di golden economy, per la valorizzazione industriale del
giacimento di beni culturali e ambientali. Firenze e la Toscana rappresentano la sede ideale per la nascita di un laboratorio globale di arte, cultura ed economia, esportabile a livello internazionale e capace di formulare azioni concrete in chiave innovativa''.

'La valorizzazione è reinterpretazione' sarà il tema guida della manifestazione, che vuole indurre, spiega ancora Gentile, ''ad una riflessione sulle ragioni e necessità del cambiamento, non solo nell'ambito culturale, ma anche presso i sistemi di produzione e le istituzioni, a favore del miglioramento della qualità della vita, dell'aumento della competitività intellettuale ed imprenditoriale''.


Partendo da questo concetto la manifestazione proporrà 150 eventi tra workshop, mostre, lectio, dialoghi, convegni, percorsi e riflessioni scientifico-culturali rivolti sia ad un pubblico di addetti ai lavori e studiosi, sia a studenti, famiglie e turisti, il programma offre infatti proposte per tutti i target di pubblico.

A Palazzo Vecchio da giovedì 18 a sabato 20 novembre si svolgerà il Forum Internazionale dei Beni Culturali e ambientali, che vedrà riuniti esperti, rappresentanti dei più importanti musei del mondo, organizzazioni e istituzioni
internazionali. Affronteranno temi relativi al futuro dei beni culturali e ambientali in Italia e nel mondo, con focus sull'evoluzione economica delle città d'arte, sulla gestione del patrimonio e sulle nuove tecnologie per costruire innovazione.

Oltre 70 relatori provenienti da 20 paesi e 4 continenti si confronteranno in un dialogo tra il mondo dell'impresa e della cultura, al fine di valorizzare i beni culturali ed ambientali quali paradigma produttivo vincente e nuovo motore dello sviluppo industriale. Saranno presentate alcune tra le principali esperienze mondiali di successo. Sono attesi 300 partecipanti, provenienti da 27 paesi, che avranno occasione di contribuire attivamente ai dibattiti nel corso delle tre giornate.

Tra i protagonisti internazionali del Forum figurano: Jean Paul Fitoussi, presidente dell'Observatoire Français des Conjonctures Èconomiques; Patrick Blanc, ideatore dei giardini verticali; Marc Olivier Wahler, direttore del Museo di Arte Contemporanea Palais de Tokyo di Parigi; Laurent Fabius, già primo ministro francese e presidente del Rouen District Council; Jeffrey H. Patchen, presidente e amministratore delegato del Museo dei Bambini di Indianapolis; Glenn Adamson, vice direttore della ricerca del Victoria and Albert Museum di Londra; Terry Garcia, vice presidente esecutivo della National Geographic Society; Philippe de Montebello, direttore emerito del Metropolitan Museum di New York; Wafaa el Saddik, direttrice del Museo Egizio del Cairo; Michael Govan, direttore del Los Angeles County Museum of Art; Charles Leadbeater, esperto di innovazione e scrittore; Peter Reed, Senior Deputy Director for Curatorial Affairs del MoMa di New York; Zahi Hawass, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità Egizie; Edward Dolman,
amministratore delegato di Christiès.

Il Forum proporrà i risultati dello studio strategico L'economia dei beni culturali e ambientali', realizzato nell'ultimo anno appositamente per Florens 2010 da The European House - Ambrosetti nelle venti regioni Italiane ed in Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.
Tra gli eventi di maggior richiamo Piazza del Duomo sarà protagonista di un'installazione d'arte urbana di grande impatto visivo: la sua pavimentazione sarà trasformata in un immenso prato fiorito come avvenne nel famoso Miracolo di San Zanobi. E ancora David, la forza della bellezza, omaggio al capolavoro di Michelangelo, con una riproduzione a grandezza naturale della statua che verrà alloggiata sugli sproni della Cattedrale, sul sagrato di S. Maria del Fiore e nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio per ripercorrere virtualmente la disputa che la sua collocazione scatenò nel '500. In calendario le lectio magistralis con l'architetto Rem Koolhaas, il designer Chris Bangle, il critico Achille Bonito Oliva; e ancora i dialoghi fra Monsignor Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze e l'artista Mimmo Paladino; fra il filosofo Sergio Givone e l'architetto Richard Rogers; fra l'architetto Elisabetta Susani e il professor Gianfranco Gensini.

Tornando al David, la rievocazione della disputa sul capolavoro mito di Michelangelo nasce da un’idea del critico d’arte Sergio Risaliti, che ha ricostruito la vicenda attraverso le fonti storiche. E da giovedì fino a domenica sarà come riavvolgere il nastro del tempo per tornare al 1464, quando il gigantesco blocco di marmo di circa 30 tonnellate arrivò in città dalla cave di Carrara. Su commissione dell’Opera del Duomo, doveva essere Agostino di Duccio a scolpire un profeta da collocare su uno dei contrafforti di Santa Maria del Fiore sul fianco di Porta della Mandorla, lato via dei Servi. I documenti raccontano che Agostino di Duccio lasciò l’opera incompiuta e passata poi di mano a Antonio Rossellino che comunque non terminò il lavoro. Il blocco abbozzato restò nei depositi fino al 1501, quando l’Opera chiamò Michelangelo a completare la statuta. Nascosto dietro a una gabbia di legno, il Buonarroti completò il suo capolavoro giovanile per mostrarlo a Firenze il 26 giugno del 1503. Fu allora che il gonfaloniere Pier Soderini lo volle “scippare” al Duomo, sostenendo che quello più che un simbolo religioso era un magnifico emblema per la Repubblica Fiorentina. Fu così che venne nominata una commissione di super esperti, composta fra gli altri da Botticelli e Leonardo da Vinci, per decidere dove collocare il David.


La cronaca di quell’acceso dibattito è cominciata giovedì pomeriggio quando la statua di Carrara è stata sollevata e fissata sullo sprone della cattedrale a 35 metri di altezza e illuminata da un fascio di luce. Tutto ciò grazie alla sinergia fra tecnici di Culter, dell’Opera del Duomo e della Caf. Nella notte di venerdì è stata rimossa da una gru e trasferita sul sagrato del Duomo che, in concomitanza con la rievocazione del miracolo di San Zanobi, si è affacciata su un immenso prato verde. Era qui che la voleva Botticelli ed è qui che è rimasta fino a sera, quando è stata spostata e custodita fino ad oggi nei pressi del Museo dell’Opera del Duomo.

Ed eccoci al corteo di oggi domenica 14 Novembre. Alle 16.30, su una macchina speciale ricostruita su un disegno del marchingegno originale, il David partirà per piazza Signoria, accompagnato da un corteggio storico di duecento figuranti — in collaborazione con le tradizioni Popolari Fiorentine — con tanto di illuminazioni con torce e lanterne per arrivare alla Loggia dei Lanzi, dove avrebbe voluto sistemarla Leonardo. Un punto in cui oggi, la copia di Carrara potrà dialogare a distanza con l’altra replica del David sull’arengario di Palazzo Vecchio.


L’intero tragitto dalle Cave a Firenze sarà seguito da una troupe della trasmissione «Voyager» della Rai con Roberto Giacobbo.



Articolo tratto da La Nazione.it

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